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Comune di Valli del Pasubio

Provincia di Vicenza - Regione del Veneto


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Chiese e Chiesette

Nel territorio di Valli del Pasubio sono presenti diverse Chiese e Chiesette, disseminate tra il centro storico, le frazioni e i dintorni del paese.

 

 Nel centro storico del paese

 

 


Oratorio dell’Immacolata: eretto nel 1901, l’edificio è in stile classico ed è caratterizzato da due grandi nicchie che custodiscono due statue provenienti dall’antica chiesa parrocchiale. All’interno sono presenti diverse opere, come la scultura di Maria di Ave Cerquetti, il bassorilievo del tabernacolo in bronzo patinato oro di Ligià Rodriguez e Fiamma Huin Hai e le vetrate della pittrice Dina Figueiredo. È stato recentemente restaurato.

 

 

 

 


Chiesa Arcipretale di S. Maria: Questa chiesa è uno splendido esempio d’arte settecentesca, un prezioso patrimonio della valle, con il suo alto valore simbolico e i tesori d’arte in essa contenuti. L’edificio fu eretto nel 1772 dopo la demolizione della chiesa precedente, di più ridotte dimensioni, che risaliva al 1300. Dopo un primo restauro avvenuto nel 1831,  nel 1869 fu costruita la maestosa gradinata, su cui si staglia l’imponente facciata a ordine ionico e corinzio. Gli interni presentano un’unica navata centrale rettangolare ad arco e diversi altari in marmo locale della Ronchetta, tra i quali si individuano: l’Altare della Madonna del Rosario, ossia l’antico Altar Maggiore della primitiva chiesa, l’Altare della Pietà, che accoglie nella sua nicchia una pregevole statua della Dolente e Gesù, di autore ignoto, risalente al ‘500. Sotto questa statua sono presenti due urne di vetro contenenti le reliquie di Sant’Epifanio e San Gaudenzio. Da segnalare inoltre l’Altare di S. Lucia, il più barocco della chiesa e quello che custodisce la pala più importante dell’intero edificio sacro. È anche presente un raro organo Serassi del 1832.

 

 

A S. Antonio

 

Chiesa di S. Antonio Abate: nacque originariamente come oratorio privato di piccole dimensioni, per venir poi ampliata nel 1852 ed assurgere a parrocchia nel 1927. All’interno si possono ammirare, tra le altre cose, un’opera di Valentino Pupin sul soffitto, una nicchia con una piccola ma pregevole statua della Madonna e un altare a San Giuseppe. Le decorazioni e la tinteggiatura furono affidate a Giuseppe Lovato. Nel periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale fu inoltre innalzato il campanile, mentre negli anni successivi fu costruito il battistero e due piccole nicchie votive. Alcuni anni più tardi si provvederà al rivestimento dei muri in marmo, mentre nei recenti anni ‘60 si iniziò il restauro, sia degli interni che degli esterni. Le campane erano inizialmente tre, dedicate alla Vergine Maria, a S.Antonio, e a S.Luigi Gonzaga. Nel 1928 se ne aggiunse una quarta dedicata a Maria Santissima.

 A Staro

 

 

Chiesa della SS. Trinità: Nata nel 1695 come un oratorio con un tetto in paglia, divenne chiesa parrocchiale nel 1924. Nel 1797 fu acquistato l’altare di San Michele di Vicenza, ossia l’attuale Altare Maggiore. Nel 1798 esso giunse a Valli su carri trainati da cavalli, e da lì trasportati a braccia dalle donne della filanda di Riva di Staro fino a Staro. La chiesa, in stile barocco, custodisce opere del Marinali ed è costituita da una navata, da due piccole cappelle laterali e tre altari. Il campanile, addossato alla chiesa, presenta una cupola diversa da quella dei primi anni del ‘900. Esso ospita sei campane, dedicate a S.Pietro, S.Maria, S.Domenico, S.Antonio e a S.Luigi ed una campana più piccola utilizzata per il richiamo alla S.Messa. Durante la I Guerra Mondiale furono messe al sicuro e nel 1919 furono ricollocate al loro posto. Tradizionalmente in paese un determinato suono delle campane avvertiva la popolazione che era arrivato il momento di aggiungere neve alla “giassara”.

 

 

Nei dintorni

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiesetta di Ss. Sebastiano e Fabiano: collocata nel quartiere Zavino, fu la prima chiesa eretta nella Val dei Conti. Sembra essere stata costruita sulle rovine di un’antica torre probabilmente nell’anno 1477, epoca delle pestilenze contro le quali S. Sebastiano era invocato. All’interno si può ammirare un dipinto in seta rossa raffigurante la passione di Cristo. Restaurata nel 1887, vi si celebra la messa nella festività del Santo Patrono e durante il secondo giornodelle rogazioni.

 Chiesetta di S. Carlo: eretta nel 1620 e restaurata nel 1889, la chiesa è situata sopra un monte nei pressi del quartiere Savena. Si presenta adornata da due eleganti porticati costituiti a loro volta da capitelli lavorati dai Pasoni, gli scalpellini del luogo. All’interno racchiude delle notevoli bellezze artistiche, tra cui un affresco per il coro di Giuseppe Pupin del 1855, oltre che un Reliquiario contenente un frammento della corona di spine di Gesù, donata da Beato Bartolomeo da Breganze. Nel 1967 furono rubati dei candelieri e una pregevole pala raffigurante la Madonna col Bambino e S. Sebastiano. Si festeggiano qui S. Carlo e S. Valentino. 

 Chiesetta di S. Geltrude e S. Biagio: fu la prima chiesetta montana ad essere edificata nella Val dei Signori, nel 1440 circa, da lavoratori tedeschi qui immigrati. Sorge su un colle nel quartiere Cavrega, dove prima si ergeva una piccola fortificazione. I quadri della Via Crucis che sono custoditi all’interno sono notevoli stampe del 1700, mentre sull’altare si trova una pala del Seicento. Chiusa la maggior parte dell’anno, viene aperta in occasione della festività di S. Geltrude e nel primo giorno delle rogazioni.

 

 

Chiesetta di S. Rocco: situata nei pressi della Casa di Riposo del paese, fu fondata nei primi anni del ‘500 e rifatta un secolo più tardi per accogliere gli appestati. Nel 1901 fu restaurata e adibita nuovamente a luogo di culto, per poi assumere la funzione di cinema e panificio. Durante la I Guerra Mondiale conobbe una fase di rovina e venne utilizzata come deposito. Nel 1930 la costruzione fu demolita assieme al campanile. Lo stesso anno vennero iniziati i lavori per la ricostruzione in stile romanico nelle immediate vicinanze, dedicando l’edificio a S. Rocco.  All’interno si trova una tela di Pietro Grande da Schio. È officiata nel terzo giorno delle rogazioni.

 

 

Chiesetta di S. Marco: fu eretta nel 1904 in località Dolomiti, nei pressi del Pian delle Fugazze, in ricordo dei festeggiamenti che in questo luogo erano soliti fare gli abitanti di Valli e Vallarsa al tempo della Repubblica di Venezia e in memoria delle gesta della banda armata di Valli durante i moti del 1848. Nel 1916, a seguito dello scoppio di una granata ad un centinaio di metri di distanza dalla cappella, persero la vita 17 soldati. La granata è stata recentemente recuperata ed è stata posta a fianco l’edificio. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale la chiesetta fu adibita a deposito di munizioni da parte dei soldati tedeschi. Nel 1945 un incendio provocò dei danni che la resero un rudere, ma fu donata nel 1955 dal conte Marzotto al comune di Valli, che si preoccupò della riparazione l’anno successivo. Nel 1987 fu inaugurata la cappella restaurata. 

 

 

Informazioni tratte da:

  “Valli del Pasubio – Comunità di confine in Alta Val Leogra dalle origini al Duemila” di Angelo Saccardo;

 materiale reperibile in biblioteca comunale;

 “L’eco delle Valli” – febbraio 2014;

 http://www.prolocovallidelpasubio.it/

 

 

 

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